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Affiliata a: F.I.S.S. (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) - E.F.S. (European Federation of Sexology) - W.A.S. (World Association for Sexual Health)
Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata
A.I.S.P.A.

Presidente dr. Roberto Bernorio 
Presidente onorario prof. Willy Pasini 

L’influenza degli odori corporei sull’attivazione sessuale; differenze di genere

 

L’influenza degli odori corporei sull’attivazione sessuale; differenze di genere

 

Tra le specie animali, l’olfatto è noto per giocare un ruolo nella comunicazione sociale e per fare conoscenza (Wyatt,2003). Mentre la capacità umana di comunicazione olfattiva è considerata debole rapportata a quella della maggior parte dei mammiferi, è noto che in molte specie animali la conoscenza e la scelta del partner sono influenzate da stimoli decodificati dal Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC, negli umani corrispondente al sistema dell’antigene leucocitario umano  o HLA), una categoria genetica che costituisce il fattore principale nel determinare l’individualità immunologica (Penn & Potts, 1998). Gli umani prediligono gli odori degli individui differenti da se stessi, optando per la variabilità genetica e un sistema immunitario più resistente. L’uso di contraccettivi orali sembra avere un effetto distruttivo nella scelta del compagno in quanto le donne che ne fanno utilizzo scelgono compagni con lo stesso HLA come indicato da Roberts, Gosling, Carter e Petrie nel 2008 e Wedekindetal nel 1995.  Questo perché le donne prediligono gli stimoli olfattivi nella scelta del partner e  nell’attivazione sessuale mentre gli uomini prediligono quelli visivi, come dimostrato da Havlicek e altri autori. Perciò   le donne che hanno avuto esperienze sessuali precedenti almeno con un partner valutano l’androstenone (più elevato negli uomini) come più piacevole rispetto alle donne che non hanno avuto rapporti rinforzando l’interconnessione tra odori corporei, edonismo e sessualità. Uno studio recente mostra che le donne valutano come piú sexy, teneri, attraenti fisicamente, affidabili e adeguati come figura genitoriale gli individui che hanno odori simili a quelli del proprio partner (Sorokowska, Butovskaya, & Veselovskaya 2015)  rinforzando così il ruolo degli stimoli olfattivi nella scelta del partner. Altre ricerche hanno mostrato come gli individui che soffrono di anosmia presentano un abbassamento del desiderio e della frequenza di attività sessuale. I pochi studi esistenti sulla relazione tra odori corporei e risposta sessuale hanno utilizzato fragranze artificiali per indagare l’influenza dell’odore maschile sull’attivazione genitale femminile durante fantasie erotiche, mentre altri che hanno combinato sia fragranze che odori umani concludono che le persone scelgono profumi che interagiscono bene con il proprio odore corporeo.  Nel presente studio di Patrı´cia Alves-Oliveira, Joana Carvalho, et alt, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine nel 2016,   si indaga come stimoli olfattivi, contestualmente presentati con stimoli erotici, possano influenzare la percezione di attivazione sessuale.  Agli ottanta partecipanti (studenti volontari eterosessuali dell’Università di Aveiro, Portogallo, di cui quaranta sono donne) , di età compresa tra i 20 e i 49 anni, venne detto che durante la visione del video avrebbero sentito l’odore corporeo di qualcuno del sesso opposto (o nessun odore), assegnato in modo randomizzato. I soggetti erano sani sia dal punto di vista fisico che mentale, non presentavano patologie sessuali né deficit sensoriali o metabolici, non assumevano farmaci.  I campioni di odore sono stati presi da sei studenti, di cui tre donne, utilizzando cuscinetti di cotone posti sotto le ascelle dei donatori, i quali, nel giorno del recupero del campione e in quello precedente, non hanno potuto usare profumi o deodoranti durante le loro attività e ai quali è stato vietato di seguire una dieta che avrebbe potuto alterare il loro odore normale. I partecipanti vennero assegnati a random alle due condizioni  (odore oppure di assenza di odore), ma a tutti viene comunicato che avrebbero sentito odori durante la vista del video erotico della durata di tre minuti.

I risultati mostrano:

•          l’assenza di  differenze tra donne che assumono contraccezione ormonale e quelle che non la assumono;

•          le donne poste nella condizione di assenza di odori riportano una risposta genitale significativamente più alta;

•          le donne percepiscono gli odori corporei come più intensi, meno piacevoli e più familiari rispetto alle donne nella condizione di assenza di odore;

•          negli uomini non vengono riferiti dati statisticamente significativi che indichino una differenza tra le due condizioni, sono quindi meno sensibili agli odori.

Questi risultati suggeriscono che l’ influenza sulla risposta sessuale umana sembrerebbe dipendere dal genere dei partecipanti in quanto le donne riportano una differenza nella percezione dell’attivazione genitale. Pertanto il meccanismo di relazione tra odori corporei e attivazione sessuale potrebbe essere legato ad alcuni componenti dell’odore più che alla soggettiva valutazione dell’odore.

COMMENTO

Sebbene i dati emersi non siano in linea con le aspettative su cui è nata la ricerca, viene confermata la correlazione tra olfatto e sessualità per il genere femminile. Gli autori elaborano diverse ipotesi per spiegare i dati, non riportate qui per ragioni di sintesi, senza però ipotizzare l’utilizzo di altri stimoli olfattivi corporei diversi dal campione prelevato. Infatti il corpo produce una vasta scala di odori, generati non solo da ghiandole sudoripare che sarebbe utile utilizzare tenendo conto della posizione di Sodovari per cui le donne sono più sensibili a stimoli piacevoli. Ipotizzo quindi che potrebbero esserci risultati diversi se utilizzati stimoli diversi offerti dalla pelle oppure direttamente dalle zone genitali o ancora dalla saliva. L’olfatto, rispetto ad altri organi di senso, ha un ruolo meno riconosciuto e definito sulla selezione di odori sgradevoli da cui allontanarsi o sull’appropriazione di odori piacevoli sempre più frequentemente chimici e non naturali. La scelta dei ricercatori di proporre uno studio sulla correlazione tra odore e attivazione sessuale appare quindi di grande pregio, in quanto l'odore corporeo è una forma di comunicazione che può essere diffusa tra gli uomini come tra gli animali, ma a fronte di una sana educazione corporea, meno legata a forme estetiche di mascheramento, come sono i profumi a favore invece dell’accettazione e appropriazione degli odori che caratterizzano il corpo nelle diverse zone corporee. Durante ogni attività, come per esempio prendere il sole, la pelle esprime la sua partecipazione con odori che sono diversi in base alla zona che si annusa. Così vale nella sessualità, dove ogni parte del corpo svela un suo unico e irripetibile odore, che certamente influenza l'attivazione e il grado di piacevolezza percepito da entrambi i partners. Siamo abituati a coprire l'odore del corpo con profumi e prodotti per l’igiene, tramite la pesante barriera dei vestiti e i detersivi. Sarebbe una buona abitudine educare i pazienti nella scoperta della ricchezza offerta dai nostri sensi, in modo particolare dall'olfatto anche attraverso giochi erotici di coppia ma anche esplorazioni individuali.

D.ssa Giulia Fastame

Psicologa – Consulente sessuale