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Affiliata a: F.I.S.S. (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) - E.F.S. (European Federation of Sexology) - W.A.S. (World Association for Sexual Health)
Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata
A.I.S.P.A.

Presidente dr. Roberto Bernorio 
Presidente onorario prof. Willy Pasini 

PENE CURVO, QUANDO PREOCCUPARSI?

Caro dottore ho 34 anni; il mio pene eretto tende sempre più a spostarsi a sinistra e ciò comincia a procurarmi qualche doloretto. Al momento di raggiungere la massima erezione, questa curvatura provoca un ridimensionamento del pene in circonferenza. Ma da circa un mese, ahimè, la mia erezione è così scarsa da non consentirmi una penetrazione. Vorrei sapere se tutto ciò è un problema risolvibile e a chi dovrei rivolgermi. Spero in una sua risposta nella massima riservatezza. Lorenzo    

Il pene, sia allo stato flaccido sia allo stato di erezione, può presentare una lieve curvatura. Il grado di questa curvatura varia da uomo a uomo ma non dovrebbe causare nessun disagio. Esiste però un disturbo, chiamato malattia di La Peyronie, che può rendere tale curvatura molto pronunciata, rendendo l’erezione dolorosa e i rapporti sessuali difficili. Questo disturbo, causato dallo sviluppo di tessuti duri, infiammati e fibrosi nell’asta del pene, interessa poco meno dell’1% della popolazione maschile di mezza età e, pur essendo più comune tra gli uomini di 40 – 60 anni, si può manifestare anche in persone più giovani.
La diagnosi viene posta in base a tre parametri che sono:
- il dolore
- la formazione di placche
- la curvatura durante l’erezione.
Gli studi più recenti dimostrano che una significativa percentuale di uomini affetti da malattia di La Peyronie non riesce a raggiungere un’erezione con completa rigidità. Ciò può essere legato alle alterazioni anatomo-funzionali che si sviluppano nei corpi cavernosi ma è importante ricordare che spesso anche gli effetti psicologici conseguenti alla diagnosi della malattia contribuiscono a rendere problematica la risposta sessuale dell’individuo. La terapia di questa affezione prevede l’utilizzo di farmaci per via orale o per iniezione diretta nei corpi cavernosi e interventi chirurgici correttivi. Lo specialista più indicato a cui rivolgersi è l’andrologo a cui consiglio di affiancare lo psicoterapeuta sessuale per ottenere la più efficace sinergia terapeutica.

COMMENTO

Molti uomini sono spesso preoccupati di avere un pene non perfettamente diritto. Tale preoccupazione è importante perché mentre alcune curvature del pene sono assolutamente normali, altre possono essere espressione di una malattia a carico del pene; è quindi consigliabile, in caso di dubbio, eseguire un controllo andrologico.     

Roberto Bernorio

Specialista in ginecologia - Psicoterapeuta - Sessuologo clinico